Tracciare (bene) le conversioni Google Ads con GA4 (Infografica)

Tracciare (bene) le conversioni Google Ads con GA4 (Infografica)

Visto che a luglio 2023 dovremo tutti abbandonare Universal Analytics, già da tempo sui miei account più importanti sto attivando in parallelo Google Analytics 4, anche per poter avere un minimo di storico l’anno prossimo e per fare qualche test sui dati di conversione.

In passato ho sempre preferito tracciare le conversioni tramite UA e importarle in GAds, perchè questo mi consentiva di semplificare la gestione degli account, senza perdere per strada troppe conversioni.

Dopo qualche mese di test ho potuto verificare che il tracciamento tramite Google Analytics 4 è più preciso di quello in UA, soprattutto se si attiva Google Signals (Amministrazione > Proprietà > Impostazione dei dati > Raccolta dati), anche se i tempi di latenza sono più lunghi (con UA eravamo quasi al tempo reale, mentre in GA4 ci vogliono ancora 24/48h perchè il dato di conversione appaia nei report).

Altro punto importante da verificare nei prossimi mesi sarà capire se nel passaggio tra le due piattaforme, dati i diversi modelli di attribuzione, si perdano molti dati rispetto alle conversioni avanzate tracciate con il codice nativo di GAds. Per questo negli account dove ci sono poche conversioni ed è fondamentale avere un quadro il più preciso possibile, consiglio di tracciare gli obiettivi principali all’interno di GAds (con le conversioni avanzate, se possibile) e utilizzare GA4 solo per quelli secondari e come verifica/conferma dei dati raccolti.

A prescindere da ciò, ho pensato fosse utile aggiornare l’infografica fatta a suo tempo per UA per chiarire cosa si può tracciare in GA4 per poi importare i dati in GAds e come farlo in modo preciso ed efficace, anche grazie a Google Tag Manager (che spesso semplifica molto le operazioni).

Qui il link per scaricare l’infografica in formato PDF. Enjoy (come direbbero gli ammericani).

infografica Google Ads - Google Analytics 4

Aggiornato alla Versione 3 (1/7/23)

Il prossimo step importante sarà il passaggio al tracciamento server-side, per cui però c’è ancora un po’ di tempo, soprattutto dopo l’annuncio della fine dell’uso dei cookie in Chrome posticipato alla seconda parte del 2024 (invece che nel 2023). Anche qui, comunque, già oggi il tracciamento dei dispositivi Apple (e non solo) è diventato più impreciso ed aleatorio e quindi, dovendoci comunque mettere le mani entro un anno, sarebbe utile pensarci già da subito.

Chiudo con un ringraziamento a Matteo Zambon (Tag Manager Italia), per la fattiva ed apprezzatissima collaborazione amichevole nel validare i contenuti dell’infografica.

E tu? Come ti regoli nel tracciamento delle conversioni? Hai già verificato differenze tra server-side, GA4+signals, conversioni avanzate GAds e UA? Ci dici qualcosa nei commenti?

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Gianpaolo Lorusso
info@gplorusso.it
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